IL MERCATO CENTRALE DI LIVORNO


LA MIA PESCHERIA DI TRADIZIONI QUASI CENTENARIE E' SITUATA ALL'INTERNO DEL MERCATO CENTRALE DI LIVORNO UNO DEI PIU' GRANDI IN EUROPA, LA STRUTTURA E' ULTRACENTENARIA AL SUO INTERNO VI SONO TRE IMMENSI SALONI . IL SALONE DELLE GABBRIGIANE DOVE TROVIAMO BANCHI DI VERDURE,ALCUNI PANIFICI ,SALUMERIE E QUALCHE MACELLERIA. IL SALONE CENTRALE DOVE TROVIAMO MACELLERIE, SALUMERIE,POLLERIE,E MOLTI ALTRI NEGOZI DI VARIO GENERE. INFINE IL SALONE PESCE UN GRANDE SALONE DOVE TROVIAMO 12 BANCHI DI PESCE FRESCO 3 NEGOZI DI AMMOLLATI 3 NEGOZI DI MOLLUSCHI (COZZE VONGOLE ETC.) UNA RIVENDITA DI CONGELATO E UN NEGOZIO DI CANCELLERIA .SPLENDIDI ANCHE I SOTTERRANEI CHE IN TEMPO DI GUERRA ERANO DEI RIFUGI ORA UTILIZZATI COME MAGAZZINI.ALL'ESTERNO TROVIAMO VARI BANCHETTI DI ABBIGLIAMENTO E ROBA VARIA ,SPOSTANDOCI DI QUALCHE METRO ARRIVIAMO IN PIAZZA CAVALLOTTI UNA PIAZZA CON BANCHETTI DI FRUTTA E VERDURA RITROVO DELLE MASSAIE DI LIVORNO


DETTI E PROVERBI LIVORNESI


A

.. Alli Zoppi pedate nelli stinchi.

.. Ama' senz'esse' amato è come pulissi 'r culo senza ave' caato.

.. A un livornese ci vole cento lire pe' fallo 'omincià e mille pe fallo
smette.

.. A Livorno, 'r peggio portuale sona 'r violino co' piedi.

.. Acqua fino ai coglioni e pesci punti!





B

.. Botta botta, fio secco!

.. Bella 'osa arzassi presto, fà un po d'acqua e tornà a letto.

.. Brutta in viso, e sotto il paradiso.



C

.. Che passione, avello di ciccia e baciallo di 'artone.

.. Chi ha potta è a pane , chi ha cazzo more di fame.

.. Chi more puzza e chi vive sgalluzza.

.. Chi ride 'r venerdì e non ha chierica, sorride 'r sabato e piange la
domenia.

.. Ch c'e l'ha più lungo se lo tira.

.. Chi un cià vaìni un'abbi voglie.

.. Chi và ar cesso e un caa bene, tre vorte và e tre vorte viene.

.. Cinque e cinque pane e torta.

.. Coscia lunga, taglio fine.

.. Culo alto, ci fò un salto

.. Chi lavora e si strapazza malidetta la su razza



D

.. Donna 'he dimena l'anca, se un'è puttana poo ci manca.

.. Di tre cose diffida nella vita: della volpe, del tasso e delle fie col
culo basso!



E

.. È meglio ave' paura 'e toccanne.

.. E come leccà la potta co' le mutande.

.. È 'onti tornano, i vaini no.





F

.. Facile trombà cor pipi ritto.

.. Facile prendello in culo cor culo di vell'altri.

.. Fra r'culo e la fia c'è un passo di formia.

.. Fetta di 'ulo co' pinoli.

.. Fa' vaini co' Pisani.

.. Forza buo passa le cee.

.. Fà da porta e da culo!

.. Fai onco ai ba'i ce'i



G

.. Gli amici sono 'ome' fagioli: parlano dietro.

.. Grassezza mezza bellezza.

.. Giri più te della ròta de' 'icchi.



H

.. Ha preso più schizzi lei che li scogli di 'alafuria.

.. Hai caàto fori dar vaso.

.. Hai mangiato l'ovo n'culo alla gallina.

.. Hai voglia di bè ova! E.. .un ti rimetti!

.. Hai preso 'na popò di fiammata (rossata)!



I

.. Ir bacio è 'na telefanata ar cazzo perché si tenghi pronto.



L

.. La bella dalle lunghe ciglia: tutti la vogliono e nessuno la piglia.

.. La donna è come 'r maiale, 'un si butta via nulla.

.. Lafiacifa, lafiacisfa.

.. La testa di sotto 'omanda vella di sopra.

.. Le novità di questo porto? O piove, o tira vento, o sona a morto.

.. Le parole le porta via 'r vento, le bicirette i livonesi e i bischeri
nessuno.

.. Le donne sono come le sarcicce: budelle fori, maiale dentro.

.. L'hai in Domo, come sonà a predìa.

§ La signora der Cignù, c'ha na fame un ne por piu.



M

.. Meglio 'n quer corpo lì che 'n fanteria.

.. Meglio puzzà di merda 'e di povero.

.. Meglio un morto 'n casa che 'n pisano all'uscio.

.. Minestra riscardata 'n fù mai bona.

.. Ma vòi insegnà a babbo a pipà?

.. Meglio ave' i pantaloni rotti ar culo che un culo rotto ne' pantaloni.

.. Meglio invidiati 'he compatiti.

.. Ma te c'hai un ghiné in testa!

.. Maiale pulito un fù mai grasso.

.. Meglio lei nuda che te vestito a festa!

.. Meglio lei a letto che te a chilo!



N



.. Ni fa come ir cazzo alle vecchie.

.. Ne per scherzo ne per burla 'ntorno ar culo un ci voglio nulla



O

.. O di paglia o di fieno, purché 'r corpo sia pieno.

.. Ogni bella scarpa doventa 'na ciabatta.

.. Onci onci onci, bevi di meno ponci, lo vedi 'ome ti 'onci a bé tutti
ve' ponci.

.. Ogni testa dura trova 'r su' scoglio.

.. Onesto morì ner casino.





p

.. Pipi ritto 'un vor consigli.

.. Porta, bui di 'ulo e ponci.

.. Più schifo fai, meno spese hai.

.. Pai quello che mi caò sull'uscio e poi la rivoleva...

.. Preciso 'ome un dito 'nculo!





Q

.. Quando r'culo caa e r'cazzo rende, vo 'n culo alle medicine e chi le
vende!

.. Questa vi è di Gesù, dopo questa 'un ce n'è più!

.. Quaini e corna, chi ce l'ha son sua.





R

.. Regali fu boddoni.





S

.. Se 'r mondo fosse 'n culo, Livorno sarebbe 'r buo.

.. Se voi fa' 'n dispetto a Cristo, da 'n povero facci 'n ricco.

.. Si lavora, si fatìa, per 'er pane e pella fia.

.. Senza lìlleri, 'un si làllera.

.. Se vo' fa' come ti pare, A Livorno devi andare.

.. Si sta meglio vi che sorto ar filobusse.

.. Se le troie volassero a te ti darebbero da mangià con la fonda.

.. Se donna 'un vòle, omo 'un pòle.

.. Sai 'osa, e ragioni vanto i vattro mori.

.. Sei più duro delle pine verdi.

.. Se t'avessi in culo t'andrei a caà alla meloria.

.. Sei morvidino te.

.. Sai 'osa e sei mutolino.





T

.. Ti c'ho ner cuore ma ti vo' ner culo.

.. Tira piu un pelo di potta che un carro di bovi.

.. Tre donne fanno 'n mercato, quattro 'na fiera.

.. Tromba di 'ulo, sanità di 'orpo: aiutami 'ulo sennò son morto.

.. T'avessi in culo t'andrei a caà alla Meloria.... (cor vento di
terra!!!!)

.. Trulli trulli, chi ce l'ha se li trastulli.

.. Tra scurregge e ruti Dio t'aiuti.

.. Tranquillo c'aveva le corna.





U

.. 'Un ti mette' 'n cammino se la bocca 'un sà di
vino.



V

.. Voglia di lavora' sartami addosso, ma fammi lavora' meno 'e posso.

.. Vento di ponente: acqua fino a' 'oglioni e pesci niente


BARZELLETTE LIVORNESI

GITA ORGANIZZATA A LIVORNO

Ore 9:00 Partenza da Piazza S.Antonio - Pisa
- Ore 9:30 Arrivo a Livorno
- Ore 9:45 Colazione con Scagliozzi e/o Frati alla "Barrocciaia"
- Ore 10:15 Gita al mercato di Piazza Cavallotti ed al Mercato Centrale Coperto.
Il tour comprende assaggi a specialita' locali e > colloqui con gli Addetti alla vendita che ci introdurranno al "modus operandi" dell'autentico commerciante Labronico
("Spoosaaa lo'ompri..???!! e' bono esagerato"
"Toccale.. Toccale pure veste mele.. paiano di granito"
"Veste banane agguantano per du' settimane...vai tranquilla!!!
"De'... niele sto dando a du' citti veste rzelle!!!! Sta' anco' a tottera' ????" ecc. ecc.)
- Ore 11:30 Sosta di 5 min in contemplazione a fronte del negozio "Alla Madre di Famiglia"
- Ore 11:45 Arrivo In Piazza Venti
- Ore 11:50 Pellegrinaggio presso il Locale negozio di Pelletteria"Roberta pelle"e foto di rito con Mamma Franca
- Ore 12 e 00 Giro per il Mercatino Americano con visione di bancarelle, acquisto di monili e suppellettili (l'organizzazione non garantisce dagli eventuali alterchi con titolari di banchetti qualora venisse messa in dubbio l'autenticita' e la genuinita' delle merci esposte ("No de' !! Giovane.. lo sapro' o no se vesta maglina della Naik e' originale o no !!! Che' !!!" "Lascia' fa'... e' tutta robba che viene da Camp Derbi vesta vi !!!!" )
- Ore 12 :45 Entrata nel Negozio di articoli sportivi "Giacomelli" ed acquisto delle famigerate "Reef" che saranno successivamente sfoggiate nel prosieguio della gita
- Ore 13 :10 Pranzo con "Cinque & Cinque" e Spuma presso il locale"Seghieri" con contorno di studenti Livornesi che hanno Buato.
Si raccomanda l' astenersi da commenti quali "Maiale de' com' e' bona vesta cecina" oppure "Mah.. ai bagni di Nerone ti danno la schiacciatina".
- Ore 14:00 Caffe' in Piazza Cavour con visione del Fosso Reale.
Ascolto di musica proveniente dalle autoradio degli Scooter parcheggiati.
Possibilita' di scaracchiare sulle barche sottostanti, basta un piglia' qualcuno che esce dal Rendoki Zen Club (ivi sito), senno' ci stragia...
- Ore 14:30 Trasferimento in Piazza Grande, con Auto aziendale (renault Clio 1.5 dci).
Sosta presso i Monumenti (Cattedrale e Mc Donald).
- Ore 15:00 Condivisione dello stile di vita della popolazione locale parte I:
Visita al Centro Commerciale "Fonti del Corallo" con annesso Shopping.
Prova di aderenza ai costumi labronici con premio finale.
Un prescelto tra i gitanti si rechera' alla "Bottega del Caffe'" declamando.. "Bimba .. si vole du' Marrocchini... ma prima 'he nevichi.. de'!!". Qualora la barista giudichi positive intonazione e piglio e quindi serva il desiderato celermente, invece di rispondere "Cosi' vallo a ordina' al buostrappato di tu' ma " avverra' subito la cerimonia di premiazione con consegna di un vaso di Zerri sotto 'r pesto di qualita' extra.
- Ore 16:30 Trasferimento alla terrazza Mascagni.
Osservazione dei Riti di propiziazione del Dio Sole tipici delle Popolazioni Livornesi.
Vestizione con colori di guerra (Lancaster).
Esposizione ai raggi Uva.
Possibile visione di spettacoli tipici quali Anziane che redarguiscono amorevolmente bimbi che giocano a pallone ("Bimbo... vedi un' poino d'anda a gioa' tra le cosce di tu ma'... vedrai li' dai meno fastidio"
"Chetati grinza !!! Arreggi l' anima co' denti 'sa voi... de' !!!)
e Vigili che multano vandali in Rollerblade ed affini
("Nooooooooo l' ha detto ir Sindao che un ci si pole Veni' in terrazza osi !!!!"
"De' e' che voi vigili avete preso troppo ambone... ma dimorto !!!!
Che'!!!Andate sur viale Italia invece... a vede' che ci si va a mezzegambe !!!! Popo' di fascisti!!!)
- Ore 18:00 Visita guidata al tempio della Livornesita' Estiva nonche' vanto della citta' tutta'. I Bagni Pancaldi. Partita con rappresentativa locale di calcio a 5 nel cosidetto "gabbione".
La partita avra' una durata di minuti primi 5 e terminera', of course, con una rissa monumentale tra i partecipanti ("Ma ti giuro... non ti ho nemmen toccato"
"Noo Yuriiiiiii arreggimi l'ori... luili' lo devo' tronca'!!! Quer Pisano m'ha faricato in area... sur bene di mi ma'!!!!")
 
- Ore 18:30 Trasferimento all' Attias .
> Familiarizzazione con la Fauna locale.
Primi timidi approcci con le rinomate "Fanciulle Livornesi".
Uso di frasi rituali quali "Ti garbano le mi' reef ? "
"No de'.. ci vado si alloStadio... 'un la vedi la maglia der Che ??"
Ascolto di risposte quali "Guarda chiamo ir mi' omo ti scianguina"
"Boia.. e regalii fii'... alla grazia di Giorg Cunei... deh !!!".
Allegria ed Entusiamo contagiosi .
- Ore 19:00 Condivisione dello stile di vita della popolazione locale parte II:
Reiterati percorsi a mezzo piedi da Piazza Attias a Piazza Cavour, lungola famosa Via Ricasoli
(Si fanno le vasche in via Ria'soli!!! De' !!).
Ulteriori tentativi di approcci sentimentali con le indigene. Nuove frasi rituali quali
"Boia de'... sei bellina esagerata !!! Ma un 'sei mia Miss Pancardi der 2001 ???"
"Bella la tu' amia... e sempatia.. ora pero' ni dici di levassi tre passi da 'oglioni voglio fa un po' flanella 'on te ???"
Ascolto di risposte quali "No'de.. pero'son arrivata seonda l' Anno
scorso a' bagni fiume...anco te pero' siei bellino.. peccato c'ho ir keciap...senno' ci si poteva 'onosce.. 'un so se mi sono spiegata.."
"C'e l'ho digia' chi mi pigia benebene...grazie"
- Ore 20:00 Momento clou dell'intera gita.
Visita alla celeberrima Baracchina Bianca.
Ritrovo per giovani moderni col giacchetto a' la page.
Sosta nei tavolini. Acquisto di aperitivo esibendo banconote da euro 500
per una spesa complessiva di euro 7.
Contemplazione della tecnica di corteggiamento del giovane Livornese
alla moda nei confronti della giovane Livornese.
Ammirazione per la concentrazione con la quale la giovane Livornese
finge di interessarsi al corteggiamento di cui sopra,
mentre invece si mangia con gli occhi il cadetto dell' Accademia del
tavolo accanto.
Studio approfondito del piglio con il quale il suddetto Livornese
apostrofa il nominato cadetto mentre l'immancabile
amico stempera ("io lo sciabolino a luili' glielo tronco ner culo... se
un lascia sta' la mi Marusca !!"
"Anche lei pero' de' !! Morgan.. io un lo dio' per di'... ma un poino
tegame e'!!!").
Constatazione che ai tavoli sono sedute almeno
dieci (10) ragazze chiamate Maila o Yurika.

- Ore 21:30 Cena presso il locale piu' a' la page
> dell' Urbe Labronica "La banda del Panino" ("Da Vezio").
Piatti tipici della Nouvelle cuisine Labronica, leggera ma con tutti i
principi nutritivi necessari ,tipo "Pollo Burger con crauti",
"Schiacciatina con porchetta, cipolla, prosciutto, sottaceti, speck e rucola","Spezzatino di salsiccie con patatine fritte" ecc ecc.
Simulazione di lotta per la sopravvivenza:
I partecipanti alla gita dovranno riuscire a farsi servire, resistendo
all' impeto dei nativi che, forti della loro perfetta conoscenza del luogo, tenteranno di saltare mostruosamente la coda ... uso di frasi ingiuriose quali
"No...de'... ora ti cao sur petto se un torni indietro..."
"Ma te sei di fori 'ome 'terrazzi.. de' un hai visto ero dietro vella fia li ??"
"Te fia alla mi' donna 'un lo dici... guarda un po' ti rifaccio novo!!!!"
"Boia... ora mi sfavo fo tutta una stanza vi'!!!"ecc ecc
- Ore 22:30 Trasferimento presso il monumento "I
> Quattro Mori" e sosta in silenzio carico di commozione.
Scritta commemorativa sul basamento "Pisa Merda" con Uni-Posca nero.
Foto ricordo.
- Ore 23:00 Ritrovo presso il locale Bar Civili per un Ponce Livornese
di commiato dalla citta '.
Cordiali pacche sulle spalle e primi segni di stanchezza.
- Ore 23:25 Colpo di Teatro dell'organizzazione. Trasferimento presso
il Locale notturno dancing e quant' altro "Precisamente a Calafuria".
- Ore 00:25 Rinuncia alla visita al Locale per mancanza di parcheggio...dopo circa un ora di tentativi - Ore 00:40 Irruzione dei gitanti al "Kavarna". Posto per gente elegante e comunque acculturata...
- Ore 00:42 Dopo attenta verifica, causa vuoto rivaleggiante quello degli spazi Siderali , uscita dal "Kavarna" .. e pascolo libero presso le Baracchine sul Lungomare rimesso a nuovo
dall'efficiente amministrazione di Sinistra.
- Ore 1:00 Gara di arrampicata sulle palme
- Ore 1:03 Furioso alterco con vecchina alla finestra
"bimboooo...ascendi ... badala' che gioventu'... ai miei tempi
s'arricciolava 'picconi.. vi ci vorrebbe un po' di guerra a voi !!!"
- Ore 1:15 Spiegazioni contrite ai vigili "Proprio Pisani...de'!!!!!"

- Ore 1:30 Aristina e coca cola dal "Perfetti" versione molto piu'
rustica e ribalda del Pisano "Rossi", per contrastare il cresente languore.
Trasferimento alla zona industriale nota come Picchianti".
Spettacolo di Corse con auto truccate guidate da Cugi a Vapore, per la
precisione Golf con bandierina all' antenna dell'autoradio e
adesivo "O' Neill" o "Maui". Sportellate.

- Ore 2:00 Visto che siamo al Picchianti ed e' notte... Puttan Tour o
Troja Trophy qualdirsivoglia....


Con tutti i parenti e l’amici der morto che ni caminano pianopiano dietro, un carrofunebre si ferma tuttantratto davanti a un’autofficina.
- Autista, ‘sa succede? - chiede uno der corteo.
- Dé, ciò da fa’ controllà le candele e i fiori...

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Un poveraccio mezzo cèo sona a un uscio e n’apre una donna.
- Bongiorno, signora...ho perso un occhio…
- Ah, qui ‘un c’è, vada da quarc’artra parte!

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- ‘Un mi riesce restà ‘ncinta, dottore! - si lamenta una giovane sposina dar gineologo.
- Beh, si spogli e si sdrai sul lettino a gambelarge!
- Dottore, ma è scemo?! Io ‘r primo figliolo lo voglio dar mi’ marito!

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Un maritino che sta per doventà babbo passeggia ‘nsueggiù da du’ ore nella sala d’aspetto della Maternità, e finarmente ecco l’infermiera con tre bimbini ‘n braccio,
- Boia, che trattamento di lusso! - stronfia ‘r babbino, tutto lusingato. - Allora guardi, ‘nfermiera, piglio quello di mezzo!

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Un giovanotto che lavora ‘n un circo si va a confessà, e c’è ‘r prete che prima lo vole conosce’ un po’. Sicché ni domanda nome e cognome, ni chiede ‘ndove sta, cosa fa...
- Dé, fo l’acrobata! E sono anche parecchio bravo, padre! Guardivì, tò! - E ner di’ così, sorte dar confessionale e si mette a fa’ du’ sarti mortali.
O vai entrano ‘n chiesa du’ beghine per confessassi anche loro e vedano la scena:
- O quella?! - stronfia una.
- Mah, questo prete è tanto strano, sarà la penitenza che fa fare oggi!
- Boia! Io sono venuta anche senza mutande!

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L'ispettore der ministero arriva ar maniomio a fa' l'esame a' matti che dìano d'esse' guariti e vogliano ritornà a casa. Sicché chiama 'r primo.
— Dunque, ti faccio 'na domandina semprice semprice! Mettiamo che questo lunedì te vieni dimesso, e vai via 'n biciretta! Ma per la strada un camio t'attraversa tuttantratto la strada, te ni vai addosso e ti rompi la testa! Cosa fai a quer punto?
'R matto ci penza un po', eppoi ni s'illumina 'r viso:
— Dé, corro dar barbiere a fammi ' 'apelli!
— Ma sei scemo?! — s'arrabbia l'ispettore — Il lunedì i parrucchieri sono 'hiusi!

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Ritornato da un lungo viaggio d'affari, un rappresentante di 'ommercio entra tutto 'mbervito dall'armaiolo.
— Mi dia le pallottole per la mi' pistola, corra! Voglio sparà a que' sudici che m'hanno trombato la mi' moglie ner mentre io 'un c'ero!
— Allora devo telefanà 'n fabbria! — ni risponde l'armaiolo — Qui di pallottole mi ce n'è rimaste du' 'assette sole!

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A scola è l'ora di scenze naturali, e 'r maestro spiega i migrobi.
— Dovete sapé, ragazzi, che i migrobi sono de' 'osi che 'un si vedano mai! Ne 'onoscete punti?
— Sì, io 'onosco 'r dromedario! — urla un bimbetto.
— Ma cosa dici?! 'Sa ci 'ombina 'r dromedario?!
— Dé, io 'un n'ho mai visto uno!

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IR PISANO IL LIVORNESE E BIN LADEN

Sulla Torre di Pisa ci sono un PISANO un Livornese e Bin Laden
Secondo voi IR PISANO chi butta giù per primo?
Prima Bin Laden poi il Livornese...
...prima il dovere poi il piacere

 

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IL CANE DEL LIVORNESE

Un livornese va in Tibette e ner mentre è lì sur monte ti vede un cane che camina sull'acqua. Tutto 'ncuriosito s'avvicina a un omino che sembra esse 'r propietario der cane e ni 'hiede "O quanto mi verrebe a costà codesto cane?", l'eremita tutto felice ni fa "Ma 'un si preoccupi, glielo regalo tanto ner giro d'una settiamna ne fo un artro 'apace di 'ammina sull'acqua!". Tutto felice 'r livornese torna alla su' città e va, cor cane, in Piazza Mascagli, 'un fa 'n tempo ad arrivà che pricipia a urlà al cane "Ora ti tiro 'sto bastoncino 'n mare e tu camini sull'acqua me lo riporti 'ndietro, capito?" Cosicchè tira 'r bastoncino e 'r cane camina sull'acqua e lo riporta 'n dietro, il livornese si gurda 'n giro, ma s'accorge che nessuno lo caa. Allora tutto sfavato riurla le stesse 'ose di prima e ritira 'r bastoncino, dè 'r cane 'un sente seghe, camina sullacqua e lo riporta 'ndietro. Neache stavorta nessuno lo caa. Sfavato abbestia 'r livornese urla a pieni pormoni, ritira 'r bastone e 'r cane lo va a ripiglià, a quer punto s'avvicina uno e ni fa "Scusi ma vanti hanni ha 'r su' cane?", dè li per lì 'r livornese ci resta di merda, ma poi una vorta ripresosi "Ma so 'na sega io...quattro o cinque", l'artro "Boia dè, allora 'un impara più a notà!".

 




In pieno centro una guardia brocca una macchina che andava a rotta di ‘ollo.
  - Patente, prego! – ni fa ar giovanotto alla guida.
  - ‘Un ce l’ho, me l’hanno ritirata l’artro giorno! Sa, guidavo briào per la terza vorta...
  - Ah, bene!... Favorisca il libretto di circolazione!
  - Ora lo cerco… però la macchina ‘un è mia, l’ho rubata mezz’ora fa a ‘na donna.
  - Ha rubato la macchina?!
  - Sì, ma ‘l libretto lo vedo, è ner cassetto portaoggetti, propio accanto alla pistola!
  - Cià una pistola ner cassetto?!
  - Dé, ce l’ho buttata dop’avé sparato alla donna che guidava, ho messo ‘r corpo ner bagagliaio!
  - Come?! Lei cià un cadavere ner bagagliaio?!
  - Eh sì… lo vor vedere?
  - Sermo lì, ‘un si mova!
  Sicchè la guardia chiama di volata la centrale e ni spiega tutto ver casino. E dopo poìno ecco ‘r comandante delle guardie ‘n persona.
  - Documenti, prego!
  - Subito! – e ‘r giovanotto ni porge la patente.
  - Ma questa è ‘n regola…. - stronfia ‘r comandante. - E la macchina di chi è?    
  - Dé, è mia! Guardi, qui c’è ‘r mi’ libretto cor mi’ nome!
  - E’ vero, è propio lei… Apra un po’ ‘r cassetto, voglio vedé la pistola!
  - Pistola?!  Che pistola?!... Venga, guardi pure da sé!
  Sicchè ‘r comandante fruga ner cassetto, e pistole ‘un ne vede.
  - E ‘r cadavere ner bagagliaio, allora?!
  - Cadavere?! Che cadavere?! Qui ner bagagliaio ‘un c’è propio nulla, guardi!
  E ‘n effetti ner bagagliaio c’è sortanto la rota di scorta e ‘r cricche.
  - Strano, davvero strano! – barbotta ‘r comandante. - Ir vigile che l’ha fermato m’ha detto che lei ‘un ciaveva la patente perché ne l’avevano ritirata per guida in stato d’ubriachezza, che la macchina l’aveva rubata a ‘na donna ammazzata a pistolettate e rimpiattata ner bagagliaio, e la pistola der delitto era ner cassetto…
- No, perdavvero?! N’ha raccontato tutte veste storie?! E capace n’ha anche detto che andavo troppo forte!


Per ir su’ compreanno un carabiniere riceve dalla su’ fidanzata un pacchettino cor un orologio dentro.
  “Amore mio” c’è scritto ner bigliettino d’accompagnamento “con quest’orologio ci potrai fa’ anche ‘r bagno!”
  Sicché lui scarta l’orologio, lo rigira fra le mani, lo guarda benebene…
-Ma ‘r rubinetto ‘ndov’è?!

 


Tre fiorentine ‘n vaànza a Livorno caminano sulla spiaggia, quando tuttantratto vedano un omo tutto gnudo co’ ‘na gran fava che piglia ‘r sole sulla rena. Sicchè s’avvicinano ‘ncuriosite per vedé chi è, ma ‘un lo possano rionosce’ perché lui cià un giornale sulla faccia.
  - I’ mmi’ marito però unn’è di certo! – sospira la prima fiorentina, sminciando quer popò d’uccello.
  - E unn’è di certo neanche i’ mmio! – stronfia la seonda.
  E la terza, scotendo ‘r capo:
- Per me, unn’è nemmeno di Firenze!

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Sorpreso dar buio ‘n mezzo alla ‘ampagna, un frate viene ospitato da un contadino che però ‘un cià artro posto e lo mette a dormì nella stanza della su’ figliola, una ragazzona di vent’anni.
  Verzo mezzanotte però lei principia a smanià, guarda ‘r frate tutta supprievole e ni fa:
  - Ovvìa, padre, me lo metta fra le puppe!
  - Ma sei matta, figliola?! Io sono un religioso, certe ‘ose ‘un le posso mia fa’! Dormi, dormi!
  - Ma come fo a dormì, padre?! … Me lo faccia perpiacere, me lo metta magari ‘n bocca!
  - Ah, ma allora te ‘un vòi capì! Ma ‘un ti dice propio nulla la mi’ veste? Un po’ di
rispetto, via!... Ecco, brava, bona così!
  Passa cinque menuti, e riecco lei:
  - Padre, ‘un ne posso più, me lo ‘nfili fra le gambe!
  - T’ho detto no, ‘un te lo posso mette’ nemmeno lì!
  - Senta, padre, me lo ficchi ‘ndove ni pare, ma me lo levi dar culo perché ‘un lo resisto più!


Un vecchino è ‘n fila alla posta per riscote’ la penzione, ‘n mezzo ar pigiapiagia. E quando finarmente tocca a lui, ner mentre porge ‘l libretto all’impiegato n’arriva uno spintone che lo fa traballà.
  - Brutti ‘nfamati, mi farete andà ‘n terra! – si mette a brontolà.
  E l’impiegato, guardandoni ‘l libretto:
- E perché, con trecento euri ‘r mese vorrebbe andà ner colombaio?


Una signora va ‘n campagna a comprà ‘na dozzina d’ova fresche, e come ‘r contadino nele porge n’acchiappa subito una, ci fa un buìno e la ‘nvìa a succhià! Mapperò ‘un ci sorte nulla!
  - Dé, ma quest’ovo vì è voto !- si mette a brontolà. – O quella?!
  - Mah, – stronfia ‘r contadino – si vede ‘r gallo s’è messo a trombà cor preservativo!


Ar cine c’è du’ bimbetti che fanno franella, ma lui ‘un lo vole tirà fori.
  - O dai, fammelo ‘npo’ vedé! – ni chiede lei, tutta ‘nvarvolata.
  - No, ‘un posso, ce l’ho troppo grosso!
  - Dé, me lo ‘mmagino!... Tanto ‘un n’ho già visti, di pipi grossi!
  - Ti dìo di no, è meglio! C’è la gente!
  - Fa’ vaìni ‘olla gente! Tiralo fori, dai! Sennò sei un finocchio!
  A quer punto ‘r bimbetto s’apre la cerniera, e didietro si sente subito ‘na voce:
- O te, pelatino! Abbassati un po’, ‘un ci vedo più!


Una donna ritorna da lavorà e ‘ntoppa  ‘r su’ marito a letto co’ ‘na bella ragazza.
 - Brutto troiaio, ti sei fatto la ganza, eh?! E io tutto ‘r giorno a sgobbà, a sudà sangue anch’io per que’ du’ figlioli!… Ah, ma io me ne vo, sai, questa vorta ‘un mi vedi più!
  - No, aspetta,  - stronfia lui - fammi spiegà...
  - Spiegà cosa?! Dé, lei cià sempre l’uccello fra le gambe, ‘un mi dirrai mia che ci faceva ‘r nido!
  - O fammi parlà, dai! Io leilì ‘un l’avevo mia mai vista, prima! Ero lì che montavo ‘n macchina per venì a casa, s’è avvicinata a chiede’ un passaggio! Tu l’avesse vista ‘n che condizzioni, tutta sperza e ‘mpaurita! I vestiti poi, tutti sudici e sguarciti! Sicché l’ho fatta montà, era magra rifinita, m’ha detto ‘un mangiava da tre giorni! M’ha fatto ‘ompassione, poverina, sicché l’ho portata a casa e n’ho scardato quelle lasagne che t’avevo preparato per te iersera e ‘un l’hai volute per paura d’ingrassà! L’ha diluviate, poverina! Poi m’ha chiesto di potessi lavà, e ner mentre era sotto la doccia n’ho buttato via que’ vestitacci loiosi e n’ho dato que’ ginse d’Armani che te ‘un ti metti più perché dici ti stanno stretti! Tu vedesse ‘nvece  a lei come ni son garbati, poverina! Sicché n’ho dato anche ‘r pìmperi che t’avevo preso per ir tu’ compreanno ma ‘un l’hai voluto perché dici che io ‘un ciò gusto, eppoi n’ho fatto mette’ anche vella ‘amicetta tutta sèssi che t’ha fatto la mi’ sorella per Natale ma te ‘un l’hai nemmen guardata per dispetto! E lei ’nvece coll’occhioni sfavati dalla ‘ontentezza, poverina! E quando poi n’ho dato anche li stivali da trecento euro che te ‘un te l’eri più messi da quando n’avevi visti un paio uguali a ‘na tu’ ‘ollega d’ufficio, n’è venuto le lagrime all’occhi, poverina!
  - Poverina davvero! – urla la moglie. - E a letto come ti c’è finita?
- Dé, ero lì che l’accompagnavo tutta rionoscente all’uscio, m’ha fatto cor pianto ‘n gola:
’Un c’è artro che la tu’ moglie ‘un adopera più?”


Arriva ‘r venticinquesimo anniverzario di matrimonio, e ‘na ‘oppia decide di rifà un viaggio a’ Caraibi, nello stesso arbergo der viaggio di nozze. Ma siccome la moglie però ‘un pole partì subito pervìa del lavoro, perintanto parte ‘r marito. Che appena arriva trova ‘n camera anche un compiùte coll’accesso a ìnterne, e allora manda una mèil alla su’ moglie. Mapperò dé, pigia un tasto sbagliato e sbaglia ‘ndirizzo!
  O vai che la mèil arriva a casa d’una donna che ritornava propio ‘n quer
momento dar funerale der su’ marito, sicché accende ‘r compiùte per vedé i messaggi di ‘ordoglio!
  Si sente un tonfo, corre ‘r figliolo a vedé cos’è successo, trova su’ ma’ svenuta! E legge anche lui ‘r messaggio:
“Cara Giulia, sono arrivato, tutto bene. ‘Un ti sorprende’ di questa mèil, oramai qui cianno anche ‘r compiùte e si pole mandà ‘ messaggi alle persone care. Ho controllato anche per te, qui è tutto a posto per quando verrai quest’artro venerdi, aspetto tanto di rivedetti e spero che ‘r tu’ viaggio sia bello tranquillo come ‘r mio. E guarda d’un portà tanti vestiti, qui fa un cardo d’inferno”.


Di sera una ragazzina porta a casa un su’ amìo e si rinchiudano nella ‘amerina di lei. Sicché su’ ma’ s’impenzierisce.
  - Gigi, - ni fa ar su’ marito, ner mentre sono digià a letto - ma questa storia ‘un mi garba mia punto, sai?! Chissà cosa fanno…
  - Dé, faranno quer che si faceva anche noi da fidanzati… – la rassiura lui.
  Lei però ‘un si tranquillizza, e va a mette’ l’occhio ar buo della serratura:
  - Gigi, la bimba cià le puppe fori, quer ragazzo n’ha levato ‘r reggipetto!
  - Perché, ‘un te l’arriordi che te lo levai anch’io, la prima vorta che i tu’ genitori ci lasciarono soli?
  - Sì, - stronfia lei, sempre coll’occhio ar buo – ma ora n’ha anche arzato le gonnelle, e l’ha sdraiata sul lettino!
  - Pari pari come si fece noi… Lasciali perde’, Carla, sono giovani…
  Sicchè lipperlì lei lascia perde’, ma dopo un po’ rieccola a smincià:
  - Gigi, lo sai? Lui ora fa ‘na ‘osa che ‘nvece te ‘un hai mai fatto!
  - Me lo ‘mmagino… Chissà cosa farà mai…
- Dé, si pulisce l’uccello alle tendine nove!  

   


- Lo sai perché a Lucca ‘un c’è mai assassini?... Perché ‘r delitto ‘un paga!

 


Un ragazzo e ‘na ragazza si ‘onoscano a ballà, e quando sortano lui ni dà un passaggio ‘n macchina. Sicché finiscano in un posto buio e lui allunga le mani. E lei bona e zitta. Lui s’invarvola, la principia a smutandà, e lei lo lascia fa’ senza move’ un dito.  Poi lui ni  monta addosso, e lei sempre lì bona bona. E lui dai a trombà, ma lei ‘un fa ‘na grinza.
  - Boia! - stronfia lui a quer punto, tutto risentito. – Ma davvero ‘un senti nulla?!
- Lo sento, lo sento… - sospira lei. - Ma ‘un ci penzà, ‘un è mia corpa tua se ti ‘ puzza ‘ piedi!  

   


La metrèsse d’un barre di puttane vicino ar porto riceve le nove ragazze:
  - E riordatevi, signorine, di sciacquavvi sempre la topa coll’acqua di mare!
  - O perché? – chiede una.
  - Perché così ai crienti ni viene tanta sete!

 


Ai giardini della stazione c'e' un uomo che ne vede un altro piegato in due per terra che mangia l'erba. Si avvicina e gli chiede:
"Ma cosa sta facendo?".
L'altro risponde: "Vede, io sono un povero albanese, ed ho una fame terribile, non ho soldi, e piuttosto che morire o rubare mangio l'erba."
Al che il livornese si commuove e dice: "Ma non si possono vedere certe cose! Venga con me che la invito a casa mia." E l'albanese: "Verrei volentieri, ma anche mia moglie e' nella stessa situazione".
L'altro ci pensa un po' e poi dice: "Va bene lo stesso; noi livornesi siamo un popolo generoso....porti anche sua moglie". L'albanese: "Si', grazie, pero' ho anche due figli, ed anche loro soffrono la fame....".
Il livornese ci pensa ancora un po' ed alla fine, tutto radioso, dice:
"Ma non si preoccupi porti anche loro, tanto dietro casa mia c'e' un campo intero con l'erba alta un metro!!".

Un tifoso della Fiorentina, uno del Livorno ed uno del Pisa sono su una spiaggia in Arabia Saudita a bersi una cassa di alcool di contrabbando, quando all'improvviso arriva la polizia e li arresta. Il solo possedere alcool in Arabia Saudita è un crimine grave quindi, per l'ancor più terribile crimine del consumo di alcool, vengono condannati a morte.

Dopo molti mesi d'appello con l'aiuto di avvocati molto in gamba riescono a tramutare la sentenza di morte a prigione a vita.
Fortuna vuole che, il giorno della fine del processo, in Arabia Saudita era festa nazionale e lo Sceicco essendo di buon umore decide che questi possono essere liberati e puniti solo con 20 frustate a testa. Mentre si preparano per la punizione, lo sceicco dice: "Oggi è il compleanno della mia prima moglie e lei mi ha chiesto di esaudire un desiderio ad ognuno di voi prima di farvi frustare.

Il tifoso del Pisa (che aveva bevuto di meno) ci pensa un po' e dice:
"Legatemi un cuscino sulla schiena!" Così vien fatto, ma il cuscino dura solo 10 frustate e le altre 10 gli lacerano la schiena. Il Pisano viene portato via sanguinante.
Poi tocca al tifoso della Fiorentina (che aveva bevuto abbastanza) che, vista la scena, dice: "Legatemi 2 cuscini sulla schiena!"
Ma i due cuscini durano solo per 15 frustate, le altre 5 gli lacerano la schiena e anche lui viene portato via sanguinante e piagnucolante come una bambina.

E' il turno del tifoso del Livorno (che aveva bevuto più di tutti) che nonostante quel che era successo agli altri due restava a testa alta sfoggiando un sorriso a 32 denti ... prima che questo potesse dire qualcosa, lo sceicco dice: "Tu hai una faccia simpatica , ed il tuo sorriso è indice di grande serenità ; per questa ragione ti concederò ben due desideri."
"Grazie, Sua Altezza! In ammirazione della Vostra clemenza come primo desiderio voglio che mi siano date 100 frustate invece di 20..."
"Non solo sei simpatico, sei anche coraggioso!", esclama lo Sceicco con ammirazione.
"Ora dimmi... qual è il tuo secondo desiderio?"
Il Livornese : " Legatemi il Pisano sulla schiena !"



una massaia va al mercato del pesce e chiede al pescivendolo:
quell'omo...ce ne avete saraghi?
ed il pescivendolo:
ecco qua, signora!
e lei:
ma... è fresco? (avvicinandoselo e storcendo un po' la bocca )
e lui:
deh! un lo vede è sempre vivo?
e lei (con la bocca ancora più storta):
mah!...allora avrà scorreggiato!

Un omo rientra a casa e sente uno strano ronzìo: vrrrrrrr va in cucina avedè se c'è qualcosa acceso ma niente: vrrrrrrrrr va in bagno a vedè se viene di lì ma niente:vrrrrrrrr va in camera sua e ancora nulla:
vrrrrrrrr'o cosa sarà?' pensa fra sè e sè l'omo.
Poi va in camera della su figliola e la trova a gamb'all'aria cor un vibratore nella passera.
Debora!!!! Fa sbalordito il pover'omo. 'Sai babbo....' risponde lei ' te devi 'apì che io sono una donna moderna, ho già avuto le mi storie e alla mi età mi sono già resa 'onto che l'omini so tutti degli stronzi e allora d'ora in avanti ir mi marito sarà questo!' e brandisce ir vibratore a braccio teso. Ir su babbo abbozza e se ne va un po'
sconsolo. Dopo quarche giorno la figliola rientra in casa e sente uno strano ronzìo:vrrrrr va in cucina e trova su pà che beve un caffè co 'pantaloni abbassati e ir vibratore in culo.
Babbo!!!! o cosa fai!?!?' fa lei 'ome 'osa faccio? un posso piglià un caffè cor mi genero?'


Un automobilista distratto urta accidentalmente un pedone che stava attraversando sulle strisce pedonali, al che questo lo apostrofa con un deciso e seccato: "Eh, ma guarda avanti, caata!"
L'automobilista, benché costernato per l'accaduto, gli risponde "Misuri le parole!".
Il pedone, dopo un attimo di riflessione, risponde "No no, l'ho misurate e c'entra caata pari pari."



Un gruppetto di cacciatori livornesi e uno di pisani si ritrova insieme nel solito bosco, quando per un motivo imprecisato che potrebbe benissimo essere il derby di calcio come il tutt'altro che remoto, ma auspicato, crollo della Torre di Pisa  viene ad improvvisarsi una tenera e folkloristica guerra civile all'ultima pallottola.
I livornesi si organizzano subito:
"Dé, per stanarli proviamo a chiamarli per nome, tanto i pisani  si chiamano tutti Gosto"
Quindi cominciano ad urlare "Gosto!" e i pisani,quando rispondono col loro tipico "Gaò!"... ppemm... vengono impallinati dai livornesi.
Ad un certo punto, uno dei pisani che era più furbo degli altri in quanto veniva dalla metropoli di Pappiana, pensò bene di rigirare l'arma verso i nemici e propose di cominciare a chiamare "Beppe"   Quindi, quatti quatti, misero in atto la loro tattica:
"Beppe!"
E i livornesi: "Sei te, Gosto?"
"Gaò!" ...ppemm!


...un carabiniere livornese corre all'ospedale con la moglie ed un bambino di pochi mesi in braccio, subito lo fanno entrare in una medicheria del pronto soccorso : - "mi aiuti dottore, mio figlio di 6 mesi, continua a vomitare da oggi pomeriggio...e se lo chiamo non mi risponde... " . Il medico si avvicina e annusa la bocca del bambino che continua a vomitare...fa un passo indietro e sgranando gli occhi esclama : " Ma questo bambino ha l'alito alcoolico...che cosa gli avete fatto bere ?!? " - la mamma del bambino risponde : " stamattina ha bevuto il suo solito latte... " - ed il carabiniere intervenendo : " ...a pranzo gli ho dato un bicchiere di vino bianco... " . Il dottore si mette le mani nei capelli e urla : " ...IL LATTE...DOVEVATE DARGLI IL LATTE...!!! " - e il carabiniere con aria stupita : " ...col CACCIUCCO ??? "


Un giovane ragazzo entra in una farmacia e dice al farmacista: Buon giorno, mi dia un preservativo. La mia ragazza mi ha invitato a cena stasera e credo che si aspetta qualcosa da me. Il farmacista gli da il preservativo e quando sta per uscire il ragazzo si gira e... dice: Me ne dia un altro, perché la sorella della mia ragazza che è molto carina anche lei incrocia sempre le gambe in maniera provocante quando mi vede e credo che si aspetta qualcosa da me. Il farmacista gli da un secondo preservativo e quando sta per uscire il ragazzo si gira e dice: Me ne dia ancora un altro perché la madre della mia fidanzata non è niente male e quando mi vede, fa sempre delle allusioni...... Siccome mi invita a cena, credo si aspetta qualcosa da me. Alla cena, il ragazzo è seduto con la ragazza alla sua sinistra, la sorella a destra e la madre di fronte. Quando arriva il padre., il ragazzo abbassa la testa e comincia a pregare: Signore, benedica questa cena, grazie per quello che ci dai ...... bla bla bla ........ Dopo un minuto il ragazzo sta ancora pregando: Grazie signore per la tua bontà...... blablabla. Passano ancora dieci minuti e il ragazzo sta sempre pregando con la testa abbassata. Si guardano tutti molto sorpresi e la fidanzata è ancora più sorpresa degli altri. Si avvicina al ragazzo e gli dice nell'orecchio: non sapevo che fossi così credente. E lui risponde: non sapevo che tuo padre fosse farmacista....


du' amici s'incontrano e uno dice all'altro :

ieri è morto Gigi era al bar che giocava a briscola con degli amici

l'altro risponde "COLLASSO"

ma cosa c'aveva in mano non lo sò


Un Rumeno stà mangiando dell'erba per terra vicino a un semaforo, si ferma un riccone con il Mercedes pieno di anelli d'oro, braccialetti, rolex al polso, si ferma apre il finistrino e gli domanda: come mai stai mangiando l'erba per terra? Il Rumeno si volta alza la testa e gli dice:è due giorni che non mangio io avere fame . Il riccone mosso da pietà gli dice :vieni a mangiare da me e il Rumeno ma io a casa avere anche moglie e figli ma porta anche loro risponde il riccone ma con me abitere anche miei genitori ma porta anche loro ribadisce il riccone ma con me abitare anche miei suoceri ma porta anche loro tanto in giardino c'ho l'erba alta mezzo metro.